Durante la visita in India, l’Ad di Stellantis ha lanciato un ultimatum a Bruxelles: “Finora l’Europa non è in grado di garantire la costruzione di EV a prezzi accessibili”. Senza incentivi il Gruppo farà le valigie!”
Mentre il presidente francese Emmanuel Macron chiede a ripetizione a Bruxelles di preparare un piano di aiuti per la costruione delle EV. Aiuti, di stampo protezionistico sulla falsariga dell’Inflation Reduction Act voluto da Joe Biden. Stellantis, nonostante le accuse di essere ormai un gruppo “francocentrico,” potrebbe disattendere le speranze dell’inquilino dell’Eliseo e, in assenza di incentivi, fuggire in India per la produzione di auto elettriche compatte. L’ ultima operazione importante poco più di un mese fa, ovvero l’ inaugurazione di un nuovo centro software a Bengaluru, Karnataka. Il sito si occuperà principalmente dello sviluppare software e sull’innovazione tecnologica, finalizzata al progresso delle autovetture e della mobilità.

L’azienda sta inoltre collaborando con le università indiane per valutare lo sviluppo di programmi di studio specifici per il settore e supportare l’espansione in corso. La strategia incentrata sul software di Stellantis prevede l’impiego di piattaforme tecnologiche di nuova generazione, basate sulle capacità esistenti dei veicoli connessi, per trasformare il modo in cui i clienti interagiscono con i propri veicoli e generare 20 miliardi di euro di ricavi incrementali annui entro il 2030.
Hyundai in USA
Hyundai e LG Energy Solution stanno pensando di costruire due Gigafactory negli Stati Uniti. Vorrebbero farlo attraverso una joint venture creata proprio per questo scopo che gestirà poi i due impianti, che dovrebbero sorgere entrambi in Georgia e dovrebbero avere una capacità annua di circa 35 GWh ciascuno.

La scelta della Georgia come stato dove realizzare le fabbriche per le batterie non è casuale. Lì, e più precisamente a Savannah, Hyundai vuole costruire un nuovo stabilimento per la produzione di auto elettriche che è stato presentato come Megaplant e che, a regime, arriverà a realizzare 300.000 vetture all’anno. Per lo stesso motivo, Hyundai ha affermato di essere in trattativa anche con SK Innovation, altro produttore di batterie sudcoreano, che dovrebbe firmare l’accordo con la Casa di Seul entro la fine dell’anno.
Solo BMW in Europa ?
BMW ha annunciato un nuovo grosso investimento dedicato alla mobilità elettrica. L’azienda tedesca, infatti, ha messo sul piatto 1 miliardo di euro per realizzare un impianto di produzione di batterie per auto elettriche che sorgerà nei pressi dell’attuale polo di produzione di Debrecen, in Ungheria, a sua volta già nuovissimo hub dedicato all’assemblaggio dei veicoli elettrificati BMW di nuova generazione, ancora in fase di costruzione.

Con questa nuova struttura si va a completare la cosiddetta iFactory, ossia un grande polo di produzione, da 2 miliardi di euro di investimento, destinato a sfornare i veicoli a zero emissioni della Neue Klasse BMW. Il nuovo complesso sarà completato nel 2025. Per questo nuovo impianto per batterie, BMW prevede la creazione di 500 nuovi posti di lavoro.
