La notizia che Stellantis sta investendo 1,5 miliardi di dollari nella startup automobilistica cinese Leapmotor rappresenta un notevole sviluppo nel settore automobilistico elettrico e nelle relazioni commerciali tra l’Occidente e la Cina. Ecco un’analisi dei principali punti cardine:

Ritorno di Stellantis in Cina
Stellantis, nato dalla fusione di Fiat-Chrysler e Peugeot, ha deciso di tornare in Cina dopo una precedente rottura con il suo partner cinese Gac. Questa mossa indica l’importanza del mercato cinese per i produttori di veicoli elettrici, dato che la Cina è il più grande mercato al mondo per veicoli elettrici.
Investimento nella Leapmotor
L’investimento di 1,5 miliardi di dollari in Leapmotor indica la fiducia di Stellantis nel potenziale di crescita della startup cinese nel settore delle auto elettriche. Questo investimento consentirà a Stellantis di acquisire una quota del 21% nella società.
Joint-Venture esclusiva: Stellantis e Leapmotor formeranno una joint-venture con diritti esclusivi per l’esportazione, la vendita e la produzione dei prodotti Leapmotor al di fuori della Cina. Questo potrebbe aprire la strada a una maggiore presenza di auto elettriche cinesi sul mercato europeo.
Obiettivo di esportare in Europa
Stellantis ha dichiarato che intende importare i veicoli Leapmotor in Europa entro due anni. Questo dimostra l’intenzione di Stellantis di portare sul mercato europeo veicoli elettrici a prezzi competitivi, anche se la produzione potrebbe avvenire in Cina o in altri luoghi, a seconda delle circostanze.
Riconoscimento della superiorità cinese
La mossa di Stellantis sembra riconoscere la leadership cinese nell’industria dell’auto elettrica, specialmente in termini di costi. I produttori cinesi hanno finora offerto veicoli elettrici a prezzi più competitivi rispetto a quelli occidentali, creando una sfida per l’industria automobilistica europea.
Preoccupazioni europee
L’investimento di Stellantis in Leapmotor potrebbe sollevare preoccupazioni in Europa riguardo alla concorrenza cinese nel settore automobilistico. L’Unione europea ha avviato un’indagine sui sussidi cinesi ai veicoli, il che suggerisce che c’è un dibattito in corso sulla giusta regolamentazione e protezione dell’industria automobilistica europea.
Equilibrio tra interessi
Carlos Tavares, amministratore delegato di Stellantis, ha affermato che non diventeranno “un cavallo di Troia dei prodotti cinesi in Europa”, sottolineando che ci sarà un equilibrio tra gli interessi europei e cinesi nella joint-venture.
Questo accordo potrebbe avere un impatto significativo sull’industria automobilistica elettrica globale, sulla competitività dell’industria europea e sulle dinamiche commerciali tra l’Occidente e la Cina. Resta da vedere come si svilupperanno le cose nei prossimi anni.