L’annuncio del governo svizzero di interrompere l’esenzione fiscale per le auto elettriche rappresenta un cambiamento significativo nella politica fiscale del paese. La decisione di applicare una tassa del 4% su tutti i veicoli utilizzati per il trasporto di persone o merci, comprese le auto elettriche, è motivata dalla necessità di combattere le perdite fiscali e di garantire contributi ai fondi per le strade nazionali e i trasporti d’agglomerato.
L’esenzione fiscale per le auto elettriche era stata originariamente introdotta nel 1997 per incentivare lo sviluppo della mobilità a emissioni zero. Tuttavia, con l’aumento significativo delle importazioni di auto elettriche negli ultimi anni, il governo ha registrato una diminuzione delle entrate fiscali derivanti dalla tassa sui veicoli a motore.
Il Consiglio federale prevede che la reintroduzione della tassa del 4% genererà entrate fiscali sostanziali, contribuendo ai fondi per le infrastrutture di trasporto. Inoltre, sottolinea che l’industria delle auto elettriche è sufficientemente sviluppata e competitiva per sopportare questa imposta senza dover aumentare i prezzi per i consumatori. Si basa sull’aspettativa che il costo di produzione delle auto elettriche sarà in linea con i veicoli a combustibile fossile entro il 2025, consentendo alle aziende di mantenere margini di profitto senza la necessità di sussidi statali.
In sintesi, la decisione di interrompere l’esenzione fiscale per le auto elettriche in Svizzera riflette l’obiettivo del governo di garantire contributi fiscali equi e sostenibili, sostenendo che l’industria delle auto elettriche è pronta a sostenere questa imposta senza impattare negativamente i consumatori.