L’Unione Europea sta considerando l’imposizione di dazi sulle auto elettriche cinesi a causa di preoccupazioni riguardanti il possibile ricevimento di sovvenzioni statali eccessive e ingiuste da parte dei produttori cinesi di veicoli elettrici. Ecco perché lo fa e quando potrebbero entrare in vigore questi dazi:
Indagine antisovvenzioni
La Commissione Europea ha avviato un’indagine antisovvenzioni sui veicoli elettrici cinesi per determinare se tali veicoli ricevono sussidi statali che potrebbero distorcere la concorrenza nel mercato europeo.
Possibili dazi provvisori
L’indagine potrebbe concludersi entro novembre, ma l’Unione Europea potrebbe decidere di imporre dazi provvisori già a luglio, secondo quanto riportato da Reuters. Questi dazi potrebbero essere retroattivi, colpendo le importazioni di auto elettriche cinesi dall’avvio dell’indagine ad ottobre.
Minaccia per i produttori europei
Le importazioni crescenti di auto elettriche cinesi mettono sotto pressione i produttori europei tradizionali come Stellantis, Volkswagen e Renault. Le case automobilistiche cinesi stanno offrendo veicoli elettrici a prezzi competitivi, sfruttando una crescente domanda europea per tali veicoli.
Risposta di Byd
In risposta alla crescente domanda europea, il produttore cinese Byd ha annunciato piani per espandere la sua capacità di esportazione, incluso l’aumento della flotta di navi container per il trasporto di auto. Tuttavia, la costruzione di uno stabilimento produttivo in Ungheria potrebbe richiedere del tempo, con la produzione prevista per iniziare non prima del 2026.
In sintesi, l’Unione Europea sta considerando dazi sulle auto elettriche cinesi per proteggere i produttori europei da una concorrenza potenzialmente distorta da sovvenzioni statali. La decisione finale e l’entrata in vigore dei dazi dipenderanno dai risultati dell’indagine antisovvenzioni e dalle decisioni politiche dell’Unione Europea.