Come usare il simulatore GSE: il nuovo strumento online per mettere a confronto le vetture elettriche con le vetture tradizionali
Vantaggi per le aziende: auto elettriche e auto tradizionali a confronto.
GSE auto elettriche
Ecco di seguito i vantaggi per i quali conviene impiegare una flotta aziendale composta da veicoli elettrici rispetto ai veicoli tradizionali benzina/diesel. Innanzitutto si guarda al prezzo d’acquisto delle vetture: quelle elettriche risultano essere meno costose di quelle benzina/diesel. Secondo motivo per il quale optare per questa soluzione è dato dai maggiori incentivi disponibili. Andando avanti troviamo i consumi medi di carburante (e di elettricità), i km percorsi mediamente in un anno, la possibilità di utilizzare i certificati bianchi. Tutti questi elementi risultano essere maggiormente vantaggiosi. Ovviamente questi non possono essere cumulati ad un bonus auto. Infine vi è la modalità prevalente di ricarica del veicolo elettrico.
Al fine di valutare i vantaggi di una scelta totalmente elettrica, per quanto riguarda la flotta aziendale, è possibile avvalersi del simulatore online GSE.
Auto elettrica: simulatore GSE
Ipotizziamo di scegliere una flotta di una piccola-media azienda che procede all’acquisto di 10 automobili di segmento B ovvero di citycar. Consideriamo una Renault Zoe che risulta essere al momento la vettura più venduta in questo contesto. Si parla di un prezzo di 25.900 euro senza incentivi. Inseriamo in questo caso il prezzo nel simulatore GSA escluso di IVA, scendendo quindi ad un prezzo di 20.200 euro.
Tale prezzo si riferisce ad una Zoe senza batteria di proprietà. Bisognerà perciò considerare un extra mensile per il noleggio della batteria. Si parla di una cifra che arriva a 124 €/mese Iva inclusa con km illimitati. Nel caso in cui invece si parli di una Renault Zoe con batteria di proprietà il prezzo salirà ovviamente arrivando a 34.000 euro. Parliamo di una percorrenza media annua di 20.000 km e un consumo medio di 0,17 kWh/km.
Auto diesel: simulatore GSE
Facciamo ora un paragone con una vettura diesel di segmento B del prezzo di 12.000 euro senza IVA e con una percorrenza media di 20.000 km annui e un consumo medio reale di circa 16 km/litro. Nel simulatore occorre poi indicare se si intende usufruire di contributi differenti dai certificati bianchi. Se la risposta sia affermativa bisogna indicare il relativo valore per la singola autovettura. Nel nostro caso si è inserito il valore di 6.000 euro per l’incentivo statale (includendo lo sconto del venditore) valido per l’acquisto di auto elettriche senza rottamazione. Ricordiamo che questo contributo non è cumulabile con i certificati bianchi. Altro dato da specificare è il tipo di ricarica del veicolo elettrico. In questo caso si prenderà in considerazione una ricarica colonnina privata in azienda senza autoconsumo.
Riepilogo
Si può a questo punto fare un paragone dei tempi di ritorno dell’investimento. Nel caso in cui si utilizza un ecobonus auto i tempi si aggirano intorno ai 4 anni. Usando invece i certificati bianchi il tempo si allunga a 10 anni. Modificati i parametri i risultati possono cambiare, anche di molto, con un vantaggio maggiore o minore del veicolo elettrico vs l’auto tradizionale. Ne risulta così che scegliere una flotta aziendale elettrica equivale ad un investimento. Questo si può ripagare in pochi anni con degli incentivi ecobonus, mentre con i soli certificati bianchi i tempi di recupero si allungano.