Eccoci arrivati alla fine di questo nostro excursus sul mondo della mobilità elettrica. In questa parte finale esporremo quelle che sono le caratteristiche delle auto elettriche senza motore endotermico.
Auto elettriche e ibride: l’elettrica per eccellenza
Lo step finale del processo di elettrificazione per la mobilità è senza dubbio la Electric Vehicle (Ev) o Battery Electric Vehicle (Bev). È meno complessa delle tre precedenti poichè si costituisce da uno fino a quattro motori. Ciascuno di essi composto a sua volta da un rotore e uno statore. La coppia motrice del motore elettrico è disponibile sin da subito, a zero giri al minuto. È proprio per tale motivo che l’elettronica risulta essere un elemento fondamentale per il powertrain.
A tutto questo si unisce un pacco batterie dalle elevate capacità. Si riscontrano autonomie che partono dai 200 Km. Nonostante ciò la sperimentazione continua alla continua ricerca di una maggior autonomia. Si punta addirittura ad arrivare ad un’autonomia di 500 Km. Oltre al motore e alla batteria, fondamentale è l’inverter. Un componente che permette di trasformare la corrente continua in uscita dalle batterie in corrente alternata per il motore.
Il silenzio della mobilità
La trazione può essere a 2 o a 4 ruote motrici in base al numero di motori. Solitamente non esiste un vero e proprio cambio. La guida avviene spostando la leva in D (drive) o in B (brake). Questo permetterà di avere una frenata rigenerativa maggiore. Si può riscontrare una forza tale che permette la guida con il solo utilizzo dell’acceleratore. Un’opzione che tutela l’impianto frenante. Quando si alza il piede dal pedale si accendono le luci degli stop come fosse una frenata.
La caratteristica peculiare dell’auto elettrica è il suo essere totalmente silenziosa sia all’interno che all’esterno. Proprio per questo silenzio si attiva un avvisatore acustico Avas quando si è al di sotto dei Km orari.
È inutile dire che i costi di un veicolo totalmente elettrico risultano essere maggiori rispetto alle sue simili. Si parla di uno scarto di 10.000 euro ch vengono però compensati dai bassi costi di gestione e manutenzione della stessa. Alcune colonnine fast però possono raggiungere i 0.79 euro. Il pacco batteria a lungo andare, nel tempo, potrebbe perdere in capacità. Parliamo però di batterie che nascono come tendenzialmente eterne. È chiaro che i tempi di ricarica variano in base al tempo di ricarica e alla potenza della colonnina utilizzata. Si tratta di tempistiche che vanno da venti minuti circa per le colonnine Hpc per avere a disposizione l’80 per cento a diverse ore.