Kia ha iniziato lo scorso anno, lanciando il nuovo logo e cambiando il proprio nome da Kia Motors a Kia. Il motivo secondo Giuseppe Bitti, Managing Director e COO di Kia Italia è il seguente. ottolineare il processo di trasformazione da produttore di automobili a fornitore di servizi sostenibili per la mobilità.

L’ obiettivo di lungo termine (2045) è quello di raggiungere la carbon neutrality, ma ci sono parecchie tappe intermedie. Se è vero che i coreani sono arrivati dopo i giapponesi alla tecnologia ibrida, è vero anche che l’hanno sviluppata in ogni sua sfaccettatura: mild hybrid, full hybrid, plug-in hybrid, fino ad arrivare ai veicoli 100% elettrici. Con l’ultima EV6. . Un’auto che sarà presto disponibile in allestimento GT. L’ architettura è a 800 V, lo 0-100 km/h viene liquidato in 3,5 secondi e la velocità massima è pari a 260 km/h. La diffusione di EV sarà favorita anche dall’ambizioso piano Kia Charge. Il network di punti di ricarica che conta, nel 2022,22.744 stazioni di ricarica AC (+42% sul 2021). 1049 stazioni DC con potenza inferiore ai 100 kW (+68%). Ed infine 941 stazioni DC con potenza di ricarica superiore ai 100 kW (+481%).
La gamma
A questa strategia si aggiunge quella della gammaz. Il costruttore ha diramato nuovi dettagli sulla sua strategia di elettrificazione, partendo da Niro e Ceed (2023). UnaB-UV nel 2024 ed una piccola utilitaria nel 2025. A questo si aggiunge una fastback di segmento D da produrre in Europa (2024), una C-UV e due mezzi commerciali. Dal 2023 tutte le vetture saranno connesse e dotabili di ADAS Lv2, fomentando il futuro digitale del marchio.

La gamma attuale è il miglior punto di partenza per arrivare, entro il 2035, a offrire una gamma 100% elettrica per l’Europa (nel 2040 per il resto del mondo). Il primo veicolo a celle a combustibile a idrogeno di Kia verrà svelato invece nel 2028, a completamento della gamma BEV (Battery Electric Veichle) e come primo pilastro del piano annunciato da Hyundai Motor Group “Hydrogen Vision 2040”.
Kia sta operando anche sul controllo e sulla riduzione delle emissioni dei suoi fornitori. Un elemento chiave di questo piano prevede l’impiego di “acciaio verde”. Pprodotto in un processo eco-compatibile in cui l’uso dei combustibili fossili viene ridotto al minimo.
