Oggi è ufficiale, giovedì 27 ottobre 2022 il Parlamento europeo e il Consiglio europeo hanno raggiunto un accordo che fissa in maniera definitiva al 2035 lo stop alla vendita di auto con motore termico.
Nello specifico, l’obiettivo per l’intera flotta dell’UE è quello di ridurre del 100% le emissioni di CO2 prodotte dalle autovetture e dai veicoli commerciali leggeri nuovi rispetto al 2021. Si tratta di un accordo politico e di natura provvisoria, che per essere ratificato deve formalmente adottato dal Consiglio e dal Parlamento europeo. L’accordo include anche il taglio del limite all’emissione di crediti a favore dei costruttori per le eco-innovazioni. La soglia, che attualmente è fissata a 7 g/km all’anno, scende a 4 g/km dal 2030 al 2034.

L’ obiettivo verrà raggiunto per passi graduali e obbligatori per i costruttori. Ci sono poi alcuni obiettivi intermedi che fissano un taglio del 25% delle emissioni di CO2 allo scarico nel 2025. E del 55% nel 2030 (rispetto ai dati 2021). Dal 2035 le emissioni di CO2 dovranno essere ridotte del 100%. Solo auto elettriche o ad idrogeno quindi.
Emendamento Ferrari
L’unica deroga verrà concessa ai piccoli costruttori. Quelli cioè con una produzione compresa tra le 1.000 e le 10.000 vetture. Questi dovranno rispettare unicamente lo stop termico del 2035 senza dover passare attraverso le altre due tappe intermedie. È il cosiddetto “emendamento Ferrari” pensato per proteggere la transizione verso l’elettrico di aziende che producono auto sportive o di nicchia. Per chi invece produce meno di 1.000 auto all’anno l’esenzione è totale e questo significa che potrà continuare a costruire e vendere auto a benzina o diesel anche dopo il 2035. In italia potranno beneficiarne solo Pagani, Dallara, Mazzanti, Pininfarina e Zagato.

Un ultimo aspetto del comunicato ufficiale riguarda gli e-fuel. La commissione si impegna a fare una proposta per consentire l’immatricolazione, anche dopo il 2035, di auto alimentate esclusivamente con questi carburanti neutrali “in conformità con il diritto dell’Ue, al di fuori del campo di applicazione delle norme sulle flotte e in conformità con obiettivo di neutralità climatica”.
