Attraverso il Regolamento europeo concernente la transizione energetica, entro il 2035, gli stati dell’Unione Europea dovranno promuove l’adozione di misure green nel campo della mobilità (e non) prevendendo l’obbligo di adoperare i veicoli elettrici. Le risorse principali per la transizione energetica sono il cobalto e il litio, la presenza dei quali nel continente europeo è scarsa o, nel caso dell’Italia, è inutilizzabile. Per far fronte a questa problematica, il Congo sta avendo un ruolo centrale nell’estrazione di questi materiali nonostante siano presenti alcune problematiche legate ai diritti umanitari.
Nel 2022, le ong denunciarono lo sviluppo del lavoro minorile nell’area mentre, due anni dopo, le stesse ong denunciano una situazione umanitaria preoccupante in quanto si sono verificati degli sgombri coattivi a causa dell’espansione delle miniere di cobalto.
La soluzione potrebbe essere individuata nel ruolo dell’Italia in quanto ha enormi giacimenti di litio e cobalto in Toscana e in Piemonte. Questa soluzione potrebbe essere di assoluto rilievo sia per il nostro paese, dato che assumerebbe un ruolo primario nella transizione energetica, che per Bruxelles favorendo l’indipendenza dalla Cina e ovviando alla drammatica situazione in Congo. Il ruolo dell’Italia, quindi, potrebbe migliorare l’autosufficienza europea per la produzione di batterie e l’estrazione di queste risorse svilupperebbe l’industria mineraria creando nuovi posti di lavoro e benefici economici per le comunità locali, stimolando l’economia e contribuendo alla crescita interna.
L’Italia essendo un membro dell’Unione estrarrebbe le risorse secondo standard ecologici avanzati rispettando le normative vigenti europee sia per quanto riguarda il profilo ambientale che il rispetto dei diritti umani.