Mini dice addio alle auto termiche seguendo l’esempio di altri marchi. Sceglie così il full electric.

I piani Mini
La Mini (brand controllato da BMV) ha deciso di convertire la produzione dei suoi modelli futuri in 100% elettrico. Un passo decisivo verso il futuro e verso la mobilità green. I piani della casa verranno presentati solo tra qualche giorno tuttavia la stampa tedesca ha già anticipato quelli che saranno i punti cardine di questo planning.
La notizia clou è sicuramente quella che sottolinea come la casa automobilistica abbia deciso di seguire le orme di altre case già proiettate verso una mobilità ad emissioni zero. Questo processo, seppur iniziato con qualche ritardo, si contraddistingue sin da subito con delle tappe definite. Il Der Spiegel (testata tedesca) annuncia che Mini introdurrà il suo ultimo modello con motore a combustione nel 2025. L’intento tuttavia è quello di ritirare lo stesso dal mercato entro il 2030, riservandogli così soltanto 5 anni di produzione a fronte dei 7 consueti.
Prossimamente
La previsione attesta che entro il 2027, metà delle vendite saranno orientate all’elettrico puro, motorizzazione che resterà l’unica in commercio a partire dal 2030. Una decisione che risulta in linea con la politica del Regno Unito. Quest’ultima ha dichiarato recentemente di anticipare il divieto di vendita per auto nuove con motori endotermici, passando così dal 2035 al 2030.
BMW non ha ancora dichiarato propositi analoghi. È ovvio quindi il parallelismo con la Smart per la Mercedes. Sarà infatti un secondo marchio dedicato alle vetture urbane, e solamente elettriche.
