Molte aziende si chiedono quando arriveranno gli ecoincentivi per l’ acquisto di un’ auto elettrica. Nonostante il ministro Giorgetti parlava di possibili aperture anche alle società, queste si trovano ad un bivio. Aspettare, scegliere un’ auto elettrica usata o non aver proprio la possibilità di passare alla nuova mobilità.
Giorgetti però fa capire che per autorizzare anche le aziende ad usufruire degli ecoincentivi serve l’ ok del ministro dell’Economia. In parole povere servono soldi, poiché le aziende andrebbero a saturare subito e tutti gli incentivi. Ad oggi rappresentano ancora una buona fetta di mercato. C’è poi da aggiungere il fattore tempi di consegna. Gli incentivi per essere validi deve accadere che dal momento di acquisto a quello di consegna non passino più di 180 giorni. Vincolo non proprio in linea col mercato attuale che prevede tempi di consegna ancora molto alti.
Il secondo punto interrogativo è sull’ apertura dei supercharger Tesla. Questi oggi sono aperti in Regno Unito, Germania, Austria e altri paesi europei, ma niente Italia. Tesla però fornisce informazioni. Comunica solo a cose fatte. E’ presumibile che stia lavorando per attivare il servizio anche qui e renderlo attivo prima dell’estate, con l’inizio della stagione turistica. Purtroppo non si conoscono nemmeno i prezzi. Sappiamo solo, dal sito ufficiale, che il prezzo al kWh sarà più alto rispetto ai proprietari di modelli Tesla.
Sul sito è scritto. “I prezzi riflettono i costi aggiuntivi sostenuti per supportare l’addebito di un’ampia gamma di veicoli e gli adeguamenti ai nostri siti per ospitare questi veicoli. Le tariffe variano in base al sito e potrai visualizzare i prezzi nell’ app Tesla“. A febbraio si parlava di un abbonamento da 12,99 euro al mese con cui pagare 0,40 euro / kWh (0,57 senza abbonamento). In Italia i prezzi saranno probabilmente un po’ più cari.