Gli incentivi non funzionano, è questo l’ appello che lancia Motus-E. L’ associazione degli operatori della mobilità elettrica, critica lo stanziamento di incentivi al diesel e il mancato allargamento alle flotte aziendali.
A luglio calano le immatricolazioni delle auto elettriche. Una frenata dovuta a diversi fattori, colpa di un sistema di incentivi inadeguato, che ha favorito le auto che non avevano bisogno di bonus per essere vendute. Diamo qualche numero. MOTUS-E nell’editoriale mensile dedicato alle immatricolazioni ha sancito che a luglio 2022 le immatricolazioni di auto elettriche e delle ibride plug-in hanno subito uun calo del 24,15%. rispetto allo stesso mese del 2021. 8.650 unità a luglio 2022 contro le 11.431 di luglio 2021. La quota di mercato delle auto alla spina si ferma al 7,88%.

Tra le cause della frenata MOTUS-E ha indicato anche l’inadeguatezza del sistema degli incentivi. Inanzitutto gli incentivi in Italia sono partiti tardi, ultimi tra gli stati europei. A causa della situazione ucraina-russia e la crisi dei chip la produzione è ridotta e gli ordini italiani, arrivati per ultimi hanno causato ancora più ritardo nella consegna. Il secondo problema è stato escludere le flotte aziendali dal noleggio. Fetta di mercato importante tra le EV. Questo perché il più delle volte si conoscono già i percorsi e si ricaricano più facilmente perché generalmente si ricaricano in azienda. Quindi le auto aziendali sono un ottimo target di elettrificazione e ovviamente non sono incluse negli incentivi.

Un altro problema è il tetto di acquisto dei mezzi abbastanza fantasioso: sulla fascia 0-20 g/km è 35.000 euro. Il più alto in Europa. Ma anche estendere gli incentivi alla fascia di emissioni 61-135 g/km. Quindi le ibride senza spina, le auto a metano e le piccole diesel. Proprio queste ultime hanno fatto si che gli incentivi finissero nel giro di 10 giorni. Pur facendo segnare un calo delle immatricolazione delle ibride e delle elettriche. Categorie a cui è realmente destinato quest’ investimento. In tutti i paesi europei la mobilità elettrica è in crescita. Solo in Italia gli incentivi non funzionano. Stiamo tornando indietro, a causa di una serie di difficoltà nella fruizione degli incentivi.
