Volvo non ha dubbi: prima si passa all’elettrico meglio è. Lo ha detto Jim Rowan, ceo della Casa, in un recente incontro con gli azionisti. Rowan ha detto che camminare in punta di piedi verso un futuro a zero emissioni è sbagliato. E sbagliato è continuare a sviluppare modelli dotati di motore a combustione. Al pari della Mercedes, la Casa svedese prevede di diventare completamente elettrica entro il 2030.
Le parole di Rowan sono coerenti con la strategia Volvo, che in effetti più di altre si sta muovendo proprio per diventare un costruttore esclusivamente elettrico a partire dal 2030. I programmi della Casa di Goteborg sono ambiziosi. Quest’anno arriveranno 2 crossover alimentati esclusivamente a batteria e, dal 2024 in avanti, in gamma sarà inserito un nuovo veicolo a zero emissioni all’anno. Da una parte ci sarà la EX90, sostituta elettrica della famosa XC90, che va in pensione dopo oltre vent’anni di carriera. Dall’altra, un SUV compatto. Un crossover che consentirà di far esplorare a Volvo una fetta di mercato oggi sconosciuta dal brand svedese.
Il grosso problema con le transizioni del settore è che se non investi prima della curva, perdi quel punto di svolta e non sei pronto per quando il mercato cambierà. Stiamo investendo in anticipo sulla curva. Il mercato si sta muovendo verso l’elettrificazione ed è meglio che ci si prepari. E noi siamo stati abbastanza audaci da investire prima di quel punto di svolta, che sappiamo arriverà”
Che cosa può frenare questo processo? Una cosa su tutte: la disponibilità di materie prime per le batterie, in particolare del litio. “Questa è praticamente l’unica cosa che ostacola l’adozione su vasta scala dell’elettrico“, ha detto Rowan. “Stiamo discutendo con le miniere e le fabbriche di trasformazione per ottenere l’accesso diretto al litio a costi più prevedibili“.
Rowan resta comunque fiduciosoo grazie agli otttimi risultati conseguiti nel 2022: 32 miliardi di dollari di fatturato (+17% sul 2021), record assoluto. Risultati a cui ha contribuito in maniera decisiva l’apporto della gamma elettrica, che vale già il 18% del totale