Inizierà o no la produzione della BMW i4 nel 2020? Sembra proprio di si, anche se la conferma ufficiale non è ancora arrivata. I riflettori sulla i4 si sono idealmente accesi già nel 2011, quando si è iniziato a parlare dell’eventualità di dar vita a una via di mezzo tra una macchina elettrica piccola per la città e una grande ibrida di tipo sportivo.
E ancora oggi si va per immaginazione e teorie, cercando di attingere il più possibile dalle poche dichiarazioni del CEO DI BMW Herald Kruger. In quest’ottica si può anche ipotizzare una sorta di calendario delle prossime ‘uscite’ di casa BMW:
nel 2019 la Mini elettrica
Nel 2020 la iX3
nel 2021 la BMWi4 (e forse la INEXT).
Archiviata la questione ‘se’ e iniziando a pensare al ‘quando’, possiamo iniziare a chiederci come sarà fatta la nuova BMW elettrica. Sappiamo che per costruirla si userà il pianale CLAR che è strutturato in modo da favorire la lavorazione di sistemi di trazione elettrici, ibrici o endotermici. Ed è anche più economico della piattaforma LifeDrive in carbonio, già utilizzata per le i3 e i8, ma con costi troppo elevati.
Kruger ha accennato a un “design fantastico“, che unito alla leggerezza dei materiali renderà la i4 “diversa da qualsiasi cosa vediamo oggi sul mercato”. Diversa ma non innovativa, perchè l’obiettivo è rivolgersi a un nuovo target di cliente, che cerca una classica BMW che già conosce, ma in versione elettrica. Questo è quanto lascia intendere Robert Irlinger, responsabile della divisione ‘i’ di BMW: le nuove auto elettriche non devono distinguersi, come accaduto all’inizio con la i3, bensì continuare nel solco già aperto dalle prime.
Per quanto riguarda l’autonomia, l’obiettivo è garantire i 700 km, partendo da un minimo di 300 km.