Importanti novità in FCA, le annuncia l’amministratore delegato Mike Manley in occasione a Torino con le delegazioni nazionali dei sindacati. Il piano Italia prevede importanti investimenti che garantiranno il lavoro del personale impiegato nei diversi stabilimenti dell’azienda e daranno il via a una nuova era di sviluppo per il gruppo.
Tanto per cominciare, nei prossimi anni è prevista la produzione di 13 nuovi modelli di auto, di pari passo con il restyling di diversi modelli già presenti sul mercato. Un investimento di 5 miliardi di euro è pronto nel cassetto per il triennio 2019-2020 ed aspettarlo un programma ben preciso. Obiettivo dell’azienda è infatti avviare una elettrificazione di massa, per così dire, e conquistare nuove fette di mercato grazie a vetture elettriche di ultima generazione.
A tal fine è prevista anche l’installazione di una piattaforma ad hoc per i veicoli elettrici, come spiega Mike Manley, il nuovo amministratore delegato di FCA: “Le nuove tecnologie, in particolar modo l’elettrificazione, la guida autonoma e la connettività, costituiscono una grande sfida alla quale tutti noi saremo in grado di rispondere per la capacità di adattarci ai cambiamenti che ci caratterizza”. Per affrontare al meglio questa sfida è previsto un piano di formazione sulle tecnologie elettriche e ibride, come chiarisce lo stesso Manley in una lettera aperta inviata a tutti i dipendenti del gruppo.
Il programma dei lavori
Molti stabilimenti saranno interessati dal vento del cambiamento e in particolare i riflettori sono puntati su Termoli, dove partirà un nuovo modulo per i propulsori benzina FireFly 1,0 e 1.3 turbo, aspirati e ibridi.
A Mirafiori si produrrà la 500 Elettrica e a Melfi ci sono diversi progetti la Jeep Compass grazie alla piattaforma ibrida usata per la Renegade.
A Pomigliano il SUV compatto Alfa Romeo, sempre attraverso la piattaforma ibrida, e la Panda MHV (Mild Hybrid Vehicle).
Sullo sfondo il piano di sviluppo della Renegade PHEV a Melfi, già annunciato in precedenza.
“Con queste novità ho la certezza che sapremo affrontare la rapida evoluzione dei mercati, le crescenti aspettative dei clienti e le normative ambientali sempre più stringenti”, spiega ancora Manley.
Ancora diesel
Il diesel non andrà ancora in pensione ancora per un po’. Si era parlato del 2021, ma la Fim chiarisce che se ne parlerà più avanti, nonostante il precedente annuncio.
Nello stabilimento di Pratola Serra si continuerà a produrre i modelli già esistenti, puntando però sull’evoluzione degli stessi.