Nei primi sei mesi dell’anno la vendita di auto elettriche è triplicata, raggiungendo l’8% sul totale veicoli venduti.
Numeri che attestano uno scenario che ci porterà da qui al prossimo decennio ad accantonare definitivamente le auto termiche.
I nodi politici internazionali da risolvere
Lo Stato Cinese favorisce molto lo sviluppo della mobilità elettrica che finisce per ridurre di molto il peso del petrolio nel Medio Oriente. Difatti a livello globale la Cina è posizionata al primo posto nelle vendite di auto elettriche. Nel 2019 su ottanta milioni di auto vendute nel mondo, oltre due milioni sono elettriche e la meta circolava in Cina. Quindi per far calare i prezzi la vendita di auto elettriche deve aumentare molto.
Il punto è che per farle circolare ci vuole la batteria e la Cina detiene il 90% dei giacimenti mondiali di cobalto, nichel, litio e controlla anche il know how del processo industriale.
Inoltre ha colonizzato il produttore di cobalto più grande al mondo, il Congo, con contratti stipulati in essere di lunga durata.
La situazione in Europa
Nonostante la pandemia, le vendite sono in continua crescita da inizio anno. In Europa, soprattutto in Francia e Germania gli incentivi e finanziamenti stanno confermando l’ascesa della mobilità elettrica, superando il 10% delle vendite. Nel vecchio continente a guidare questa scalata è il brand Volvo con il 23%, BMW col 13%, Hyundai-Kia all’11% e Renault con l’8%.
Da un ‘analisi di T&E, nell’ipotesi vengano raggiunti gli obiettivi delle case costruttrici, le vendite di veicoli elettrici dovrebbero arrivare al 10% a fine 2020, per raggiungere il 15% nel 2021.
Mentre nel 2020 la maggior parte delle case automobilistiche avranno una quota di vetture elettriche che andrà dal 10% al 14%, con l’eccezione di Volvo (26%) e FCA-Tesla (16%) nella fascia premium, e PSA (6%), Ford (4%) e Toyota-Mazda (1%-2%) nella fascia commerciale.
Malgrado la crisi da pandemia, si stima che il numero totale di veicoli elettrici venduti in Europa sarà un milione nel 2020 e 1,8 milioni nel 2021.
Ma nonostante questi numeri le emissioni di CO2 dei veicoli negli ultimi anni, sono di fatto aumentate tra il 2016 e il 2019.
Le vendite dei SUV nel primo semestre del 2020 hanno raggiunto il 39%.
La metà di tutte le vendite di auto elettriche, ad oggi, sono hybrid plug–in che quasi mai vengono caricati alla presa elettrica dagli utilizzatori. Quindi emettono dalle 2 alle 4 volte più CO2 nella vita di tutti i giorni rispetto i test di laboratorio.
Alcune case automobilistiche cavalcano questo trend delle vendite di plug-in e continuano a vendere migliaia di auto (di lusso) con emissioni ben superiori ai 200 g/km, malgrado le tecnologie di elettrificazione siano disponibili per questa categoria di auto.
A riguardo, per T&E, l’UE dovrebbe fissare al più tardi il 2035 come data di fine vendita dei motori a combustione interna, compresa l’attuale tecnologia PHEV(Plug-In).