La Kona EV dopo tanti elogi per autonomia da record e altri riconoscimenti vari, viene travolta da una grana che la coinvolge in un massiccio richiamo per rischio incendio. Lo ha reso noto giovedì il ministero dei trasporti del paese asiatico, come riporta Reuters.
Un’altra Hyundai Kona EV prende fuoco in Corea del Sud dopo l’episodio canadese di Luglio 2019. Casi non isolati se risultasse vero quanto riportato da TheElec, che parla di altri 11 episodi in Corea del Sud e 2 in altri paesi tra cui, oltre all’episodio noto in Canada, un altro caso simile in Austria.
Le aziende in questione stanno valutando l’idea di richiamare oltre 25.000 Hyundai Kona soltanto in Corea del Sud. Ma non è escluso che a tornare debbano essere modelli venduti anche in altri Paesi, fra i quali anche l’Italia.
In totale nel mondo le Hyundai Kona EV vendute, raggiungono circa 96.053 unità e secondo voci informate, presto potremmo assistere al richiamo di tutte le Hyundai Kona EV prodotte tra Settembre 2017 e Marzo 2020.
Da dove parte l’incendio della Kona Electric?
Hyundai e LG Energy Solution sono convinti di aver capito il problema e avviano una massiccia campagna di richiamo. Insieme avrebbero deciso di dividere con giusta proporzione i costi di questa eccezionale campagna di richiamo, che prevede la sostituzione delle batterie e un aggiornamento software.

Dopo la notizia del richiamo, le azioni di Hyundai sono scese dell’1,4%, soprattutto perché il cambio della batteria potrebbe essere oneroso: il prezzo della batteria è il 30% del costo totale di un auto elettrica. Nel frattempo, le azioni di LG Chem sono aumentate dell’1,8%
Rimaniamo in attesa della versione ufficiale da parte di Hyundai.