In Europa si fanno “politiche che stanno uccidendo il futuro della mobilità. Il CEO di Stellantis si appella ai capi di Stato e di governo dell’Unione europea. Bisogna reagire uniti dinanzi alla concorrenza di grandi competitor internazionali, a cominciare dalla Cina.
Un punto che sta molto a cuore a Tavares, tanto che ribadisce: “Non c’è ragione per creare condizioni migliori di quelle che vengono riservate a noi da loro”. Un vero e proprio “problema di asimmetria competitiva”, come sostiene il ceo, “che ha bisogno di essere riparato”. Critiche che però non sminuiscono l’ avversario, anzi, aggiunge. “Sono competitor seri e li rispettiamo molto. Vogliamo gareggiare con loro e siamo pronti alla sfida, perché abbiamo le tecnologie e i prodotti per farlo”.
L’ Europa dovrà prendere decisioni per aumentare la competitività del settore. Stabilire regole per una concorrenza “equa” e, aspetto ancor più importante, consentire al ceto medio di accedere alla mobilità elettrica. Anche perché alcune soluzioni alternative sono impraticabili. Tavares fa riferimento ai nuovi standard Euro 7. “Spendere ore di progettazione e capitali per creare un altro step normativo per le endotermiche da raggiungere nel 2027-2028 non ha molto senso in un momento in cui si sta spingendo sull’elettrificazione. Anzi, è totalmente controproducente”.
Tavares è stato categorico nell’ escludere chiusure di stabilimenti in Francia. Al presidente Macron ha promesso che 12 nuovi modelli elettrificati verranno prodotti in patria. Tavares è stato interpellato anche su argomenti legati al futuro di Stellantis, a partire dal futuro nel mercato premium. “L’Alfa Romeoè nella posizione per finanziare il suo futuro . L’Alfa è salva e il suo turnaround è stato completato anche prima del lancio della Tonale“. Nel complesso, i marchi premium rappresentano per Stellantis una grande opportunità e Tavares si è detto fiducioso sulla loro capacità di competere sul mercato.