A novembre la casa locale, BYD, appunto in Cina ha venduto più vetture del marchio tedesco nel Paese. Le vendite del costruttore asiatico sono salite dell’83%, quelle del big tedesco scese dello 0,3% fermandosi a quota 143.602 vetture. I gruppi europei incontrano sempre più difficoltà ad affermarsi nel primo mercato auto del mondo.

L’azienda cinese, attiva solo dal 2003 ha battuto la concorrenza della Volkswagen e della Toyota grazie a 152.863 unità immesse sul mercato. Il risultato, pur nella sua importanza, va circostanziato in una situazione di mercato piuttosto complessa. Le difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime, i lock-down in alcune grandi città e le strategie differenziate dei vari gruppi hanno infatti giocato un ruolo fondamentale. Il mercato ha assistito a un calo del 7% e tutti i marchi stranieri, esclusa la Tesla, hanno ottenuto risultati negativi anche a causa della costante ascesa dei costruttori cinesi e dei loro modelli elettrici a prezzi concorrenziali.
Secondo i dati forniti da Automotive News le fabbriche delle joint venture di Volkswagen, GM, Ford e Hyundai stanno lavorando a regimi inferiori del 30-50% rispetto ai cinque anni precedenti. Un segno molto chiaro del nuovo corso.

BYD punta, adesso, anche sull’Europa. Come sappiamo, il marchio cinese è già sbarcato in Norvegia, Svezia, Danimarca, Olanda, Belgio, Lussemburgo e Germania. Inoltre, entro la fine dell’anno le vetture del marchio cinese si potranno ordinare anche in Francia e nel Regno Unito. In Italia BYD non è ancora arrivato ma si parla di un possibile debutto nel corso del prossimo anno. In tali mercati, la casa automobilistica ha deciso di portare, per il momento, i modelli elettrici BYD ATTO 3, HAN e TANG. Inoltre, come sappiamo, presto arriverà pure la nuova berlina elettrica BYS Seal. Suv e berlina avranno lo stesso prezzo di 72 mila euro.
