Ecco la prima vettura elettrica di Xiaomi, presentata ufficialmente come il primo passo in un percorso di crescita che ambisce a posizionare il colosso dell’elettronica di consumo tra i principali produttori automobilistici globali. Conosciuta come SU7, questa berlina è stata concepita con l’obiettivo di conquistare il mercato, sfruttando in particolare un sistema operativo condiviso con gli smartphone dell’azienda e tecnologie avanzate per la guida autonoma.
L’amministratore delegato di Xiaomi, Lei Jun, ha elogiato la SU7, definendola “un’auto da sogno paragonabile a Porsche e Tesla”. Durante la presentazione a Pechino, Jun ha dichiarato che l’azienda si impegna a crescere nell’industria automobilistica cinese, diventando una delle cinque principali case automobilistiche del mondo nei prossimi 15 o 20 anni.
Xiaomi ha deciso di investire circa 10 miliardi di euro nei prossimi dieci anni per sviluppare questa nuova attività, dimostrando una volontà concreta di diversificare il proprio business.
Tuttavia, la SU7 si inserisce in un contesto automobilistico cinese caratterizzato da una domanda di veicoli elettrici in rallentamento e una certa saturazione di mercato. Nonostante ciò, l’azienda è ben strutturata e finanziariamente solida, consentendole di debuttare con forza, producendo fin da subito 200.000 SU7 all’anno presso uno stabilimento di proprietà di BAIC a Pechino, grazie a un accordo stretto con il produttore automobilistico.
Sul fronte tecnico, la Xiaomi SU7 si basa su una piattaforma con architettura a 800 Volt e monta una batteria da 101 kWh fornita da CATL. Secondo il costruttore, questa configurazione permette di guadagnare 220 km di autonomia (CLTC) in soli 5 minuti di ricarica e di raggiungere un’autonomia complessiva di 550 km con una sosta di 15 minuti alla colonnina. Disponibile in due versioni, a trazione posteriore e integrale, la variante più potente dell’auto può accelerare da 0 a 100 km/h in 2,78 secondi, raggiungendo una velocità massima di 265 km/h.