Abbiamo messo le mani sulla Hyundai Kona Electric Model Year 2021, dopo aver precedentemente testato il modello 2019. La nuova versione mantiene inalterato il powertrain e continua a proporre una batteria da 64 kWh che nel ciclo Wltp promette ben 490 km di autonomia. La crossover compatta della casa Coreana vanta ancora un motore da 204 Cv, 395 Nm di coppia massima e uno 0-100 Km/h inferiore agli 8 secondi.
Il Restyling
I nuovi ritocchi sul frontale, completamente carenato, identificano da subito la sua natura elettrica. Scompare la griglia anteriore del vecchio modello, ma mantiene lo sportellino di ricarica frontale che diventa più vistoso rispetto al passato. Il nuovo look affusolato dei fari diurni, dotati di tecnologia Multifaceted Reflector, dona alla vettura un aspetto più grintoso e dinamico.
L’abitacolo è minimale e funzionale. Tutti i comandi sono facilmente raggiungibili. Cambio, modalità di guida e climatizzazione restano utilizzabili con tasti fisici molto comodi. Sistema di infotainment (che sfrutta anche i protocolli Apple CarPlay e Android Auto) e cruscotto, sono demandati invece a due ampi display da 10,25 pollici, di cui uno touch. I sistemi di guida autonoma ADAS di livello 2 si tarano dalla razza del volante. Presente anche l’head-up display che ci fornisce le informazioni di guida indispensabili direttamente su strada, evitando distrazioni.
La prova su strada
I 204 Cv si fanno sentire. L’accelerazione è bruciante, frutto del motore elettrico che dà tutto e subito. Trattandosi di un Suv, la Kona si presta prettamente a una guida rilassata e confortevole. Le imperfezioni stradali sembrano un brutto ricordo, merito dello schema multilink a tre leve e mezzo delle sospensioni. La frenata rigenerativa è tarabile con i paddle del volante e a livello massimo di rigenerazione simula una guida ‘one pedal’. In città e in mezzo al traffico ci si dimentica del pedale del freno.
Il rollio, tipico dei SUV, c’è ma non compromette la stabilità e la precisione del veicolo. La Kona non è una sportiva e la modalità sport è fin troppo “grintosa” per il suo assetto. Personalmente abbiamo adorato la rapidità con cui sale la lancetta del tachimetro in modalità sport, ma non è raro ritrovarsi a perdere di aderenza in accelerazione e a dover correggere il sottosterzo in fase di staccata e sterzata. Consigliamo la modalità sport dunque ai driver più esperti.
Abbiamo provato la nuova Kona per due settimane su strade urbane, extra-urbane e autostrada e abbiamo avuto modo di verificare l’effettiva efficienza del veicolo. In città si sfiorano i 500 km di autonomia, in autostrada si percorrono fino a 250 km. In media dunque, dosando in maniera opportuna l’acceleratore, sfruttando la rigenerazione (gestita in molti casi automaticamente dai Radar), si arriva a percorrere quasi 400 km con un solo pieno di energia. Non abbiamo mai optato per una ricarica full 0-100, quanto invece per i più consigliati ‘rabbocchi’ di energia nelle varie colonnine in circolazione. Con una colonnina fast da 50 KW, occore meno di un’ora per caricare dal 10 all’ 80 percento la vettura e recuperare oltre 300 km di autonomia. Insomma, zero ansia da ricarica!
L’allestimento da noi provato XClass, top di gamma, completo di tutti gli assistenti ADAS, anti collisione in retromarcia, anti collisione punti ciechi e avviso di ripartenza del veicolo che ci precede, sfiora i 50 mila euro incentivi esclusi.
Sono uno studente di ingegneria meccanica con una forte passione per il motorsport e l’automotive. Ho fatto parte di un team di Formula SAE, contribuendo alla progettazione e realizzazione di una monoposto da competizione. Membro del reparto powertrain e tecnico di cella motori, ho avuto esperienza anche come pilota.