Nissan per ovviare al problema del mancato smaltimento delle batterie attua una soluzione alternativa. Decide infatti di impiegare quest’ultime nei robot in fabbrica che a loro volta costruiscono le vetture. In questo modo la casa automobilistica conferisce alle batterie una seconda vita.
Le problematiche
Quella dello smaltimento delle batterie delle auto elettriche è un argomento che ritorna frequentemente al centro del dibattito circa la mobilità ad emissioni zero.
È il problema che tutte le case automobilistiche si pongono pensando allo smaltimento delle batterie. Innanzitutto c’è il proposito di accumulare meno batterie possibile e soprattutto c’è l’intenzione di impiegare nuovamente quelle stesse batterie per un altro scopo. Ovviamente questo discorso vale per le batterie delle vetture che non saranno più in grado di essere utilizzate nella mobilità quotidiana.
Il provvedimento Nissan
In prima battuta troviamo dunque il riciclo. Ne è un esempio l’impianto pilota Volkswagen. Qui le materie prime ottenute sono qualitativamente equiparate a quelle estratte ex novo dalle miniere. Altra alternativa è quella del riciclo e l’accumulo domestico dove spesso le batterie vengono impiegate e associate ad impianti fotovoltaici. Diverso è invece l’utilizzo della casa Nissan. Questa infatti sta impiegando queste batterie per le macchine e i robot che costruiscono le vetture all’interno dei propri stabilimenti. In tal modo le batterie sono riutilizzate in mezzi con un fabbisogno minore di energia.
Gli ingegneri Nissan hanno sempre utilizzato moduli delle batterie della Nissan Leaf per questi robot in quanto ritenuti più efficienti rispetto le vecchie batterie di piombo. La differenza è che lo facevano solo con nuovi moduli presi direttamente dalla catena di montaggio. Adesso invece, proprio per cercare di riutilizzare le batterie usurate, vengono installati nei robot aziendali tre moduli di vecchie batterie (sempre Leaf), sebbene di capacità ridotta queste batterie ovviano a questa riduzione attraverso l’aumento delle stesse per l’impiego nei robot. È il caso di dire l’unione fa la forza. Risultano essere perciò più che efficienti nel mandare avanti gli automi dello stabilimento.