Abbiamo appena avuto il piacere di fare una lunga prova della nuova Mitsubishi Eclipse Cross PHEV, il SUV Coupé della casa automobilistica regina del fuoristrada e maestra della trazione integrale.
L’auto
La Mitsubishi Eclipse Cross PHEV è una SUV Coupé dalle dimensioni generose ma per nulla ingombrante. Lunga 4,4m e larga 1,8m risulta comoda per cinque adulti, con un abitacolo ampio e luminoso ha anche una capacità di carico di tutto rispetto.


La tecnologia
L’Eclipse Cross PHEV è un’auto ibrida Plug-In mossa da due motori elettrici, 82cv per quello anteriore e 95cv per quello posteriore, e un interessante motore termico da 2.4l Ciclo Atkinson che sviluppa 98cv. La batteria di trazione è di 13,8 KW/h e consente di guidare la vettura in modalità elettrica per circa 55km.
La trazione integrale permanente S-AWC (Super – All Wheels Control) con funzione ‘’Normal’’ – ‘’Snow’’ – ‘’Gravel’’ – ‘’Tarmac’’, unitamente al Controllo attivo dell’imbardata AYC (Active Yaw Control), rendono possibile l’utilizzo della Eclipse Cross anche per affrontare percorsi di fuoristrada leggero.
In modalità EV i due motori elettrici alimentano il veicolo utilizzando l’elettricità dalla batteria, con conseguente zero consumo di carburante e zero emissioni di CO2. La modalità di guida è silenziosa, pulita e potente. La velocità massima in elettrico è di 135 km/h.
Durante la nostra prova abbiamo potuto constatare dei consumi davvero ridotti e, in un’occasione, siamo riusciti a ricaricare quasi interamente la batteria grazie a una discesa di 18km. Questo risultato è stato possibile grazie al ‘’Regenerative braking’’ system, regolabile in più modalità con delle comode palette al volante, che sfrutta le frenate per rigenerare la batteria. Così facendo si riduce al minimo l’utilizzo dell’impianto frenante che, essendo così poco sollecitato, ha bisogno di una minore manutenzione rispetto agli omologhi installati su auto tradizionali.
Gli interni
Scopo dei progettisti di Mitsubishi è far sentire il conducente come se fosse un pilota all’interno di una cabina di un aereo. Anche in questo campo l’esperienza della casa fondata da Yataro Iwasaki è notevole: per chi non lo sapesse Mitsubishi, dopo aver prodotto nel 1917 la prima automobile giapponese, creò l’A6M, conosciuto anche come Zero e ritenuto da molti il miglior caccia imbarcato dell’epoca.
Tornando al presente notiamo che il cockpit della Eclipse Cross è stato sviluppato con un occhio all’orizzontalità: tutti i comandi sono il più vicino possibile al guidatore, perché minore è lo spazio da percorrere per azionare un tasto, maggiore sarà l’attenzione alla guida dedicata dal conducente.
Il display da 8″ è ben leggibile in ogni condizione di luce e si può collegare agli smartphone attraverso Android Auto e Apple CarPlay. L’integrazione con dispositivi terzi merita un plauso in quanto è facilissima da usare (si possono impartire anche i comandi vocali) e, allo stesso tempo, ci permette di avere sistemi di infotainment sempre aggiornati e connessi.
La sicurezza
Forte delle 5 stelle Euroncap ottenute con la Eclipse Cross, il modello da noi provato punta moltissimo sulla sicurezza dei propri passeggeri e dei pedoni grazie a una serie di dispositivi dedicati.
L’adaptive cruise control mantiene la distanza selezionata tra il tuo veicolo e l’auto che lo precede per una maggiore sicurezza e tranquillità. Il sistema FCM (Forward Collision Mitigation System) monitora la strada da percorrere tramite telecamere e radar laser per aiutare a mantenere la sicurezza. Quando viene rilevata un rischio di collisione, il sistema emette un allarme acustico e aziona automaticamente i freni per prevenire o ridurre i danni da impatto.
L’Ultrasonic Misacceleration Mitigation System serve invece ad evitare indesiderate accelerazioni improvvise e risulta utile specialmente in fase di parcheggio. Sono inoltre presenti i sensori di monitoraggio dei punti ciechi e quello relativo al superamento involontario della corsia.
I costi
Grazie alle tecnologie adottate da Mitsubishi abbiamo potuto riscontrare che l’Eclipse Cross PHEV ha dei costi di esercizio davvero bassi. La rigenerazione dell’energia in frenata, l’efficienza del motore termico Ciclo Atkinson, la possibilità di ricaricare le batterie da una fonte esterna sono un mix riuscito che riduce al minimo il costo chilometrico. Aspetto assolutamente da tenere in considerazione, specialmente se si usa spesso l’auto.
