PowerCo, la nuova societa’ di batterie del Gruppo Volkswagen, e Umicore, il gruppo belga di tecnologia dei materiali circolari, hanno annunciato la creazione di una joint venture per le nuove batterie. Nasce dall’ esigenza di produrre e lavorare le materie prime che andranno a formare le nuove batterie.

La collaborazione renderà attivamente piede a partire dal 2025 e terminerà con un investimento complessivo di 3 miliardi di euro. L’ obbiettivo è arrivare entro la fine del decennio a volumi pari a 160 GWh in termini di capacità complessiva annua a livello di celle. In termini di esemplari corrisponde a circa 2,2 milioni di auto elettriche. La produzione della jv dovrebbe iniziare nel 2025 per rifornire lo stabilimento di Salzgitter di PowerCo, raggiungendo una capacita’ annua di 40 GWh nel 2026.

Volkswagen per le nuove batterie adotterà metodi sostenibili e a basso impatto ambientale, sfruttando le competenze maturate dalla società belga. Umicore, d’ altro canto, fornirà tutti quei servizi di raffinazione delle materie prime e di riciclo delle stesse una volta che le batterie saranno arrivate a fine vita. La fabbrica sarà alimentata esclusivamente da elettricità prodotta da fonti rinnovabili e improntata al riciclo a circuito chiuso. Il nuovo formato di cella unificato, presentato allo scorso Power Day, che verrà utilizzato nei pacchi batteria dell’80% dei veicoli delle gamme dei vari brand del gruppo. Un solo formato, adatto a diverse chimiche per differenziare costi e prestazioni, ma che consentirà di scalare rapidamente la produzione e di abbattere i costi delle batterie fino al 50% rispetto a oggi.
Dichiarazioni
Thomas Schmalz, presidente del consiglio di sorveglianza di PowerCo, al momento della firma della joint venture, ha dichiarato. “Il materiale catodico è una risorsa strategica indispensabile per la produzione di batterie. Rappresenta circa il 50% del valore complessivo delle celle. Per questo, avere un accesso garantito e a lungo termine a grandi quantità di questi materiali rappresenta un chiaro vantaggio competitivo. Stiamo creando una catena di approvvigionamento sostenibile e trasparente con elevati standard ambientali e sociali e lo stiamo facendo proprio qui in Europa”.

