Il segretario nazionale Cisl, Ferdinando Uliano, si schiera contro la ricoluzione elettrica. “Siamo contrari.A pagarne i costi saranno i lavoratori. La sostenibilità sociale è irrinunciabile. Con lo stop nel 2035 dei motori endotermici si stimano oltre 75.000 posti di lavoro spazzati via di colpo”.
“Con il passato Governo abbiamo speso quasi un anno per ottenere un Fondo specifico per una politica di reindustrializzazione del settore per ridurre l’impatto occupazionale negativo. Il Fondo stanziato è di circa 8 miliardi per i prossimi 8 anni, ma è ancora insufficiente. A maggior ragione se una parte consistente di queste risorse sono state utilizzate per sostenere gli incentivi all’acquisto dei veicoli meno inquinanti. Sono indispensabili gli interventi a sostegno della domanda. A patto che non devono sottrarre le risorse per la reindustrializzazione. La crisi di Governo ci ha fatto perdere altri 4 mesi di tempo per poter incidere sulle politiche di rilancio di uno dei settori più strategici della nostra industria.
Restano tutte le incognite circa le intenzioni del futuro Governo rispetto al settore. Dobbiamo immediatamente predisporre le modalità operative per scaricare a terra i fondi stanziati. Come Fim-Cisl abbiamo proposto, come hanno fatto altri paesi UE, di istituire un apposito comitato tecnico per indirizzare immediatamente le risorse necessarie per la reindustrializzazione del settore. Il Governo deve essere consapevole che senza un piano per la transizione industriale, attivabile da subito, il rischio licenziamento e desertificazione industriale diventa certezza. Per questo è fondamentale che il futuro governo convochi immediatamente presso il MiSE il tavolo Stellantis e quello relativo al settore automotive”
Il nuovo governo
D’altro lato pero la nuova maggioranza è contraria al tutto elettrico. Con la leader di Forza Italia che dice ““I recenti incentivi vedono uno sbilanciamento a favore di auto elettriche ed ibride. Queste però, come dimostrano i dati, non sono tra le più richieste dagli italiani. Riteniamo importante programmare un riequilibrio a favore di tutto il parco auto”.