Nella gamma dei veicoli premium di casa Audi aumentano i modelli elettrici ed elettrificati utilizzando differenti tecnologie, mantenendo l’estetica generale della Q7 invariata alla versione “standard”. Ora è il momento dell’ Audi Q7 60 e 55 TFSI e quattro plug-in che utilizza la stessa soluzione introdotta qualche mese fa sulla Q5.
Le grandi differenze si trovano sotto al cofano:
Sono disponibili due potenze (60 e 55), che variano per la quantità di boost elettrico a supporto del V6 benzina da 3.0 litri: la più potente arriva a 456 CV e 700 Nm di coppia (0-100 km/h in 5,7 secondi); la seconda, invece, si ferma a 381 CV e 600 Nm di coppia (0-100 km/h in 5,9 secondi). Entrambi offrono una guida sportiva e consumi contenuti. Le Q7 ibride adottano alcuni accorgimenti per migliorare l’efficienza del sistema, come la funzionalità Predictive Efficiency Assistant (EPA) per il navigatore satellitare: l’auto capisce se sta viaggiando in città e mette in funzione il motore elettrico, al fine di tagliare i consumi di benzina, oppure avverte il driver (tramite un messaggio nel cruscotto) quando fuori città può lasciar scorrere l’auto prima di una rotonda, in modo da recuperare energia per le batterie. Il driver può decidere se utilizzare i programmi di guida EV per usare solo il motore elettrico, Auto per l’ibrido e Hold per massimizzare il risparmio di energia. La velocità massima è limitata elettronicamente a 240 km/h per entrambi i modelli, ma sfruttando la spinta del motore elettrico non si superano i 135 km/h.