Lo scenario della mobilità sta cambiando, come dimostra la progressiva affermazione a livello mondiale delle auto elettriche e del car sharing. Più di altri, infatti, il settore automobilistico e i mezzi di trasporto riflettono i cambiamenti in atto nel mondo digitale.
Ha provato a fare il punto della situazione Octo Telematic, un provider leader a livello mondiale nella fornitura di servizi telematici specifici per il settore auto. Nel corso dell’Octo Global Summit di Milano si è parlato infatti di assicurazione intelligente e mobilità, con particolare riferimento allo sviluppo e alla diffusione di nuove tecnologie. Presenti come relatori personaggi significativi come David Smith, il co-fondatore di Global Futures and Foresight, e Carlo Ratti, Professore al Mit e Direttore del Mit Senseable City Lab. Tema ufficiale dell’incontro le novità nei settori delle assicurazioni, della mobilità e dell’Insur Tech
Si vuole capire come la comunicazione e l’iper-connessione possono cambiare le cose e l’attenzione è puntata proprio sull’iperconnettività. Si prefigura un futuro in cui sarà più importante usare un’auto che possederla e in cui a variare sarà l’atteggiamento dell’uomo rispetto ai beni di consumo. Siamo abituati a comprare quel che ci serve per muoverci e a possedere le cose: la nostra macchina, il nostro smartphone, e così via. Secondo gli esperti, invece, sembra che diventerà più importante l’utilizzo dei beni, mentre la proprietà passerà in secondo piano.
Già ora possiamo individuare nel car sharing un esempio perfetto di questa nuova tendenza. La macchina è un mezzo da utilizzare per gli spostamenti quotidiani, per brevi tratte o per lunghi percorsi, ma non è necessario doverla scegliere e mantenere. L’utilizzo condiviso delle vetture è uno specchio dell’abbinamento fra Internet e i mezzi di trasporto, e il fatto che le vetture siano elettriche rappresenta un ulteriore passo in avanti. Una mobilità tutta nuova nelle modalità d’uso e per i mezzi utilizzati, delle auto non inquinanti che strizzano l’occhio alla salvaguardia dell’ambiente.
Se il consumatore diventerà il centro di un processo decisionale che lo porterà a scegliere quello che gli occorre in base alle sue esigenze specifiche, anche le aziende dovranno cambiare prospettiva. Si aprirà l’era della self-economy e il futuro è tutto da scrivere.